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Psicoterapia Familiare La terapia familiare si basa sulla collaborazione di tutta la famiglia in un lavoro finalizzato alla comprensione delle origini della sofferenza che si manifesta nel comportamento disturbato del “portatore del sintomo”; il disagio, spesso, può riguardare in maniera diretta anche un solo componente del nucleo (adulto, bambino o adolescente), ma si ripercuote sull'intera famiglia mettendone in crisi l'equilibrio. La terapia familiare punta sulle risorse dei familiari per affrontare la sofferenza psichica ed ha come scopo quello di capire, con l’aiuto dei terapeuti, come la storia delle relazioni possa aver portato ad una situazione di sofferenza e di disagio in uno dei suoi membri, alla luce della fase del ciclo vitale che la famiglia stessa sta attraversando. Con la terapia si favorisce la possibilità di trovare nuove e più funzionali modalità di ascolto reciproco e di espressione dei bisogni personali; l'intervento terapeutico ha come scopo il raggiungimento di un nuovo equilibrio che possa consentire il benessere personale dei suoi membri e quello dell'intera famiglia. Psicoterapia di Coppia La terapia di coppia ha l’obiettivo di accompagnare i due partner che si trovano ad affrontare un periodo di difficoltà (gestione del tempo e delle attività quotidiane, distanza emotiva o emotività troppo intensa che può sfociare in litigi e scoppi d’ira, sessualità, tradimenti, rapporto con i figli e con le rispettive famiglie d’origine) a ritrovare modalità relazionali più idonee per agire nella realtà, nella direzione di un maggiore benessere dei singoli e di un nuovo equilibrio nella coppia. La terapia di coppia mira non solo a gestire e superare le difficoltà, quanto piuttosto a riflettere sulle proprie modalità e schemi di relazione, su come le loro radici affondino nella propria storia familiare, al fine di imparare un nuovo modo di nutrire il legame affettivo, per poter vivere in modo più costruttivo e soddisfacente la relazione di coppia. Il prerequisito per una terapia di coppia è che ci sia un interesse da parte dei partner a migliorare il rapporto tra di loro; i terapeuti aiutano la coppia a comunicare, a comprendere i reciproci bisogni, l’origine della sofferenza, l’ “incastro di coppia”, i pensieri e le emozioni di Sé e dell'Altro, al fine di trovare le risorse per il cambiamento. L'approccio sistemico relazionale La terapia sistemico – relazionale si diffonde in Italia durante gli anni ’80 grazie al lavoro di Mara Selvini Palazzoli, Luigi Boscolo, Gianfranco Cecchin e Giuliana Prata ed affonda le sue radici negli studi della prima e seconda cibernetica e della teoria dei sistemi di Von Bertallanfy (Stati Uniti, anni ’50). Sono stati la Scuola di Palo Alto ed il Mental Research Institute i primi centri di sviluppo della terapia sistemico – relazionale (G. Bateson, J. Haley, P. Watzlawick). L’orientamento sistemico - relazionale spiega il comportamento degli individui focalizzando l’attenzione sull’ambiente in cui essi sono vissuti, sul sistema e sulla rete di relazioni significative di cui essi sono parte. Secondo l’approccio sistemico, il disagio psichico e i suoi sintomi non riguardano le singole persone, ma coinvolgono l’intero sistema a cui esse appartengono. L’intervento terapeutico, a partire dall’osservazione delle dinamiche relazionali della famiglia, è volto a modificarne i modelli disfunzionali presenti, stimolando le risorse individuali e familiari al fine di un maggiore benessere dell’intero sistema. |
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